lunedì 3 gennaio 2011

The cage: opera autobiografica

Video realizzato per l'esame di storia dell'arte contemporanea.
La performance è ispirata al movimento artistico dell'arte comportamentale, branchia della body art. essa rappresenta i deliri, la follia dell'artista che guardandosi allo specchio, non riconosce più se stessa. Lo specchio, oggetto di riconoscimento, porta la performer alla pazzia, una pazzia claustrofobica, rappresentata da "the cage", la gabbia, in cui lei si muove, danza cercando di liberarsi, invano...
non mancano citazioni di una poesia dell'artista, di Pirandello (uno, nessuno e centomila) e Cartesio ("Cogito ergo sum") che accostano la performance al movimento tedesto chiamato Fluxus, secondo cui, il gesto quotidiano deve fluire nell'atto creativo.

3 commenti:

  1. Bellissimo video, claustrofobico e introspettivo.
    E bellissime musiche.

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  2. mi piace molto come si sviluppa il crescendo del video, un po' come a dire "la quiete prima della tempesta". guardandolo a ritroso forse darebbe un senso di liberazione, ma così invece ti fa scivolare nel buio sgranato delle immagini.
    è speculare, infatti nulla è come sembra.

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  3. è la mia creatura migliore al momento...
    fortemente autobiografico, viscerale...
    è la consapevolezza del non poter toccare le cose perchè non si capisce cosa è reale e cosa non lo è...e cito il film Videodrome: "In fondo, anche la realtà che vediamo non è altro che una realtà, filtrata attraverso i nostri occhi..."
    terribile verità, vero?
    quello che sembra certezza, in realtà, non è nulla di certo...

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